Il Comparativo nella lingua italiana
Quando la qualità di una persona o di una cosa viene paragonata alla stessa qualità di un’altra persona o cosa, o quando si paragonano due qualità possedute dallo stesso soggetto, si parla di comparativo: Elena è più giovane di Marta; Sandra è più bella che intelligente
Comparativo di maggioranza
Quando una qualità è più presente in un termine che in un altro avremo il comparativo di maggioranza:
Mauro è più studioso di Giovanni
Il mio cane è più largo che lungo!
Come potete vedere dagli esempi, il comparativo di maggioranza si forma con:
PIÙ + aggettivo + DI/CHE + 2° termine di paragone
Il secondo termine di paragone è preceduto da DI se:
- è un sostantivo o un pronome
Mario è più grasso di Andrea
Io sono più ricca di te - è un avverbio
Ora in questa stanza è più caldo di prima
Il secondo termine di paragone è preceduto da CHE se:
- è un aggettivo
Sono più nervosa che triste - è preceduto da una preposizione
È più divertente andare in moto che in macchina - è un verbo
Correre è più stancante che camminare
Comparativo di minoranza
Quando una qualità è meno presente in un termine che in un altro avremo il comparativo di minoranza:
Mauro è meno studioso di Giovanni
Il comparativo di minoranza si forma con:
MENO + aggettivo + DI / CHE + 2° termine di paragone.
Per la scelta tra DI e CHE valgono le stesse regole studiate per il comparativo di maggioranza:
Io sono meno ricca di te
È meno divertente andare in macchina che in moto
Comparativo di uguaglianza
Quando una qualità è ugualmente presente in nei due termini, avremo il comparativo di uguaglianza:
Andare in macchina è tanto divertente quanto andare in moto
Il comparativo di uguaglianza si forma con:
TANTO + aggettivo + QUANTO / COME+ 2° termine di paragone.
QUANTO e COME prima del secondo termine di paragone sono interscambiabili. Scegliamo noi quale utilizzare!
Io sono tanto bella quanto intelligente
Io sono tanto bella come intelligente
Il superlativo nella lingua italiana
Quando usiamo un aggettivo al grado superlativo esprimiamo quella particolare qualità al massimo grado. Il superlativo può essere relativo o assoluto. Vediamo insieme le differenze
Il superlativo relativo
Il superlativo relativo afferma che una persona (o una cosa) possiede una qualità al massimo grado rispetto a un gruppo di cose o persone
La Sicilia è la più bella tra le isole italiane
La Finlandia è il Paese più verde
Come potete vedere dagli esempi, il superlativo relativo si forma in due modi: ARTICOLO DETERMINATIVO + PIÙ/MENO + AGGETTIVO + DI/TRA/FRA + NOME o ARTICOLO DETERMINATIVO + NOME + PIÙ/MENO + AGGETTIVO
L’italiano è la più conosciuta delle lingue romanze
L’italiano è la lingua romanza più conosciuta
Il superlativo assoluto
Il superlativo assoluto afferma che una persona (o una cosa) possiede una qualità al massimo grado senza alcun paragone o termine di riferimento. È, appunto, assoluto!
L’italiano è conosciutissimo
La Sicilia è bellissima
Come potete vedere dagli esempi, il superlativo assoluto si forma aggiungendo -ISSIMO all’aggettivo (senza l’ultima lettera!)
Ci sono, inoltre, altre possibilità di rendere superlativo un aggettivo:
- usare un avverbio prima dell’aggettivo (molto, davvero, realmente, notevolmente…)
L’arabo è una lingua davvero difficile - ripetere due volte l’aggettivo (scelta informale)
Mamma mia come è brutto Michele. È magro magro! - aggiungere un prefisso all’aggettivo (arci, iper, stra, extra, stra, super…)
Sono arcistufo di dover obbedire sempre ai suoi ordini!
Comparativo e superlativo di buono, cattivo, grande e piccolo
Questi aggettivi hanno due forme di comparativo e superlativo:
- una forma regolare che segue le regole valide per tutti gli altri aggettivi
- una forma irregolare che possiamo vedere nella tabella
AGGETTIVO | COMPARATIVO | SUPERLATIVO RELATIVO | SUPERLATIVO ASSOLUTO |
---|---|---|---|
BUONO | MIGLIORE | IL MIGLIORE | OTTIMO |
CATTIVO | PEGGIORE | IL PEGGIORE | PESSIMO |
GRANDE | MAGGIORE | IL MAGGIORE | MASSIMO |
PICCOLO | MINORE | IL MINORE | MINIMO |
Luigi è il figlio più piccolo
Luigi è il figlio minore
Aggettivi senza forma comparativa né superlativa
Abbiamo finora visto come costruire il grado comparativo e superlativo degli aggettivi, tramite strutture regolari o irregolari. Vediamo ora brevemente quando NON è normalmente possibile farlo. Alcuni aggettivi non possono prevedere una forma comparativa o superlativa perché, come sarà facilmente intuibile dagli esempi, il loro significato non ammette gradi o livelli di intensità. I principali sono:
- gli aggettivi geografici o etnici: italiano, africano, francese e così via
- gli aggettivi alterati da suffissi come -etto, -occio, -ino, -ello: bellino, belloccio, piccoletto, grandicello, furbetto ecc.
- gli aggettivi che già indicano una qualità estrema: straordinario, magnifico, terribile…
Vedi anche:
Esercizi su comparativo e superlativo
Testo: fare acquisti in un negozio di abbigliamento (con esempi d’uso di comparativi e superlativi)
Canzone: Abbronzatissima (con molti superlativi)